ITALIANS IN BRIGHTON: I NOSTRI CONSIGLI PER TROVARE UN IMPIEGO DIGNITOSO A BRIGHTON
Pubblicato Sabato 18 Maggio 2013. By Ernesto Granese
Caro Amico, Caro Connazionale, Caro Socio,
Noi di Italians in Brighton siamo ben consapevoli dell'emergenza occupazionale nel nostro paese. Il nostro gruppo NON si occupa specificamente di aiutare i nostri connazionali a trovare casa e lavoro, compito ingrato data la crisi che imperversa anche nel Regno Unito. Tuttavia, nella misura del possibile, cerchiamo di aiutare chi è alla ricerca di impiego offrendo consigli utili e suggerimenti.
Anche se l'assistenza nella ricerca di impiego NON è il nostro scopo principale, nel nostro gruppo ci sono italiani e inglesi che conoscono bene il mercato del lavoro locale e quello degli alloggi qui a Brighton, e che possono dunque darvi delle dritte utili.
Ma attenzione. Per effetto del flusso di (falsi) turisti e dei sempre più numerosi giovani studenti europei in cerca di lavoro (specie dalla Polonia e dalla Spagna), e della immigrazione interna (i giovani inglesi che dal Nord - ma anche da Londra! - si riversano a Brighton attratti da condizioni di vita - apparentemente - più accoglienti), il mercato degli affitti diventa praticamente saturo già a fine Giugno. Stesso discorso per le opportunità di lavoro.
Questo significa che, oltre quella data, sono disponibili solo fortunose sistemazioni dell’ultimo minuto, "lavoracci" al limite della sopportazione umana e alloggi costosissimi per turisti di passaggio e benestanti.
Dunque, ai nostri amici e soci suggeriamo di cominciare a dare un’occhiata a Gumtree; the Argus; Friday Ad; i giornali specializzati di settore; gli annunci in rete; e le offerte di lavoro elencate nei siti specializzati come www.caterer.com ...
La ricerca di un impiego qui nel Regno Unito comporta procedure e competenze particolari; ogni caso è diverso e non possiamo offrire soluzioni uguali per tutti.
E’ fondamentale esplorare tutte le opzioni prima di avventurarsi in un paese “straniero”; e il Regno Unito, non facciamoci illusioni, per quanto paese membro dell’UE (sia pure fino al 2017!), lo è a tutti gli effetti “straniero”, anche per chi è cittadino UE e non ha bisogno di permessi di lavoro.
Chi non ha “agganci” e “appoggi” di sorta (l’amico che ti ospita e ti aiuta nella faticosa ricerca di un impiego), dovrebbe inoltre valutare le seguenti opzioni:
1. Preparare un CV un inglese non più lungo di due pagine.
2. Venire in Inghilterra per un periodo limitato (due, tre settimane);
3. Guardarsi intorno e sondare il terreno;
4. Valutare i costi della vita in Inghilterra e le proprie risorse;
5. Iscriversi al nostro gruppo su Facebook e chiedere informazioni sul vostro settore di competenza
6. Iscriversi ad un corso di inglese. Ce ne sono anche di gratuiti (ESOL, vedi elenco in docs) per i lavoratori che intendono stabilirsi nel RU.
7. Valutare attentamente altre opzioni, tipo lavorare come volontari con i finanziamenti dell’UE.
Inoltre, è fondamentale avere, per quanto possibile, una percezione chiara delle proprie attitudini e abilità lavorative (skills). In altre parole è bene chiedersi: 1. Che cosa posso offrire al mercato del lavoro inglese? 2. Che cosa posso ragionevolmente sperare di ottenere dal punto di vista lavorativo viste le mie esperienze professionali, le mie attuali risorse, le mie competenze, le mie attitudini?
Per esempio, se sei infermiere professionale e sai abbastanza bene l’inglese vai a colpo sicuro! Se sei un ingegnere informatico, incontrerai qualche difficoltà all’inizio, ma nel giro di un paio di mesi, è probabile che tu trovi un’occupazione più che dignitosa.
In questo caso, inviare CV e telefonare alle imprese ancora PRIMA DI PARTIRE è di fondamentale importanza. L’iscrizione a networks dedicati al mondo del lavoro come LinkedIn è utilissima.
Se vuoi lavorare da cameriere o lavapiatti preparati ad un’esistenza molto incerta e precaria, con scarse possibilità di sopravvivenza, salvo avere progetti chiari per il futuro.
In altre parole, bisogna riflettere e dire: ok, posso fare questo “lavoraccio” per un mesetto, per pagare il mio corso di studi, pagare l’affitto, guardarmi intorno e fare amicizie utili, conoscere un po’ meglio il mercato del lavoro inglese.
Poi, però, bisogna prepararsi al grande salto di qualità: è necessario cioè fissare un obiettivo più “alto”, più confacente alle proprie aspirazioni e alle proprie attitudini, e prepararsi ad ottenerlo. Non è facile ma è l’unico modo, a meno che non sei “ammanicato”, cioè conosci già Tizio o Caio che ti possono cavare le castagne dal fuoco!
Ci auguriamo che queste informazioni preliminari non ti scoraggino dal venire in Inghilterra.
L’intento non è quello di "spaventare" ma di aprire gli occhi all'incauto giovane italiano in cerca di emozioni e di avventure, che affronta questo viaggio con troppa leggerezza, con scarsa preparazione o con eccessive aspettative.
Noi non siamo l’amico che ti procura un alloggio e un lavoro con la bacchetta magica. Siamo l’amico che ti presenta un altro amico e un altro ancora. Fra questi, auspichiamo vi sia quello che fa al caso tuo, che ti apre quella famosa porta che consente alle tue aspirazioni di diventare realtà!
Ernesto Granese
Pubblicato Sabato 18 Maggio 2013. By Ernesto Granese
Caro Amico, Caro Connazionale, Caro Socio,
Noi di Italians in Brighton siamo ben consapevoli dell'emergenza occupazionale nel nostro paese. Il nostro gruppo NON si occupa specificamente di aiutare i nostri connazionali a trovare casa e lavoro, compito ingrato data la crisi che imperversa anche nel Regno Unito. Tuttavia, nella misura del possibile, cerchiamo di aiutare chi è alla ricerca di impiego offrendo consigli utili e suggerimenti.
Anche se l'assistenza nella ricerca di impiego NON è il nostro scopo principale, nel nostro gruppo ci sono italiani e inglesi che conoscono bene il mercato del lavoro locale e quello degli alloggi qui a Brighton, e che possono dunque darvi delle dritte utili.
Ma attenzione. Per effetto del flusso di (falsi) turisti e dei sempre più numerosi giovani studenti europei in cerca di lavoro (specie dalla Polonia e dalla Spagna), e della immigrazione interna (i giovani inglesi che dal Nord - ma anche da Londra! - si riversano a Brighton attratti da condizioni di vita - apparentemente - più accoglienti), il mercato degli affitti diventa praticamente saturo già a fine Giugno. Stesso discorso per le opportunità di lavoro.
Questo significa che, oltre quella data, sono disponibili solo fortunose sistemazioni dell’ultimo minuto, "lavoracci" al limite della sopportazione umana e alloggi costosissimi per turisti di passaggio e benestanti.
Dunque, ai nostri amici e soci suggeriamo di cominciare a dare un’occhiata a Gumtree; the Argus; Friday Ad; i giornali specializzati di settore; gli annunci in rete; e le offerte di lavoro elencate nei siti specializzati come www.caterer.com ...
La ricerca di un impiego qui nel Regno Unito comporta procedure e competenze particolari; ogni caso è diverso e non possiamo offrire soluzioni uguali per tutti.
E’ fondamentale esplorare tutte le opzioni prima di avventurarsi in un paese “straniero”; e il Regno Unito, non facciamoci illusioni, per quanto paese membro dell’UE (sia pure fino al 2017!), lo è a tutti gli effetti “straniero”, anche per chi è cittadino UE e non ha bisogno di permessi di lavoro.
Chi non ha “agganci” e “appoggi” di sorta (l’amico che ti ospita e ti aiuta nella faticosa ricerca di un impiego), dovrebbe inoltre valutare le seguenti opzioni:
1. Preparare un CV un inglese non più lungo di due pagine.
2. Venire in Inghilterra per un periodo limitato (due, tre settimane);
3. Guardarsi intorno e sondare il terreno;
4. Valutare i costi della vita in Inghilterra e le proprie risorse;
5. Iscriversi al nostro gruppo su Facebook e chiedere informazioni sul vostro settore di competenza
6. Iscriversi ad un corso di inglese. Ce ne sono anche di gratuiti (ESOL, vedi elenco in docs) per i lavoratori che intendono stabilirsi nel RU.
7. Valutare attentamente altre opzioni, tipo lavorare come volontari con i finanziamenti dell’UE.
Inoltre, è fondamentale avere, per quanto possibile, una percezione chiara delle proprie attitudini e abilità lavorative (skills). In altre parole è bene chiedersi: 1. Che cosa posso offrire al mercato del lavoro inglese? 2. Che cosa posso ragionevolmente sperare di ottenere dal punto di vista lavorativo viste le mie esperienze professionali, le mie attuali risorse, le mie competenze, le mie attitudini?
Per esempio, se sei infermiere professionale e sai abbastanza bene l’inglese vai a colpo sicuro! Se sei un ingegnere informatico, incontrerai qualche difficoltà all’inizio, ma nel giro di un paio di mesi, è probabile che tu trovi un’occupazione più che dignitosa.
In questo caso, inviare CV e telefonare alle imprese ancora PRIMA DI PARTIRE è di fondamentale importanza. L’iscrizione a networks dedicati al mondo del lavoro come LinkedIn è utilissima.
Se vuoi lavorare da cameriere o lavapiatti preparati ad un’esistenza molto incerta e precaria, con scarse possibilità di sopravvivenza, salvo avere progetti chiari per il futuro.
In altre parole, bisogna riflettere e dire: ok, posso fare questo “lavoraccio” per un mesetto, per pagare il mio corso di studi, pagare l’affitto, guardarmi intorno e fare amicizie utili, conoscere un po’ meglio il mercato del lavoro inglese.
Poi, però, bisogna prepararsi al grande salto di qualità: è necessario cioè fissare un obiettivo più “alto”, più confacente alle proprie aspirazioni e alle proprie attitudini, e prepararsi ad ottenerlo. Non è facile ma è l’unico modo, a meno che non sei “ammanicato”, cioè conosci già Tizio o Caio che ti possono cavare le castagne dal fuoco!
Ci auguriamo che queste informazioni preliminari non ti scoraggino dal venire in Inghilterra.
L’intento non è quello di "spaventare" ma di aprire gli occhi all'incauto giovane italiano in cerca di emozioni e di avventure, che affronta questo viaggio con troppa leggerezza, con scarsa preparazione o con eccessive aspettative.
Noi non siamo l’amico che ti procura un alloggio e un lavoro con la bacchetta magica. Siamo l’amico che ti presenta un altro amico e un altro ancora. Fra questi, auspichiamo vi sia quello che fa al caso tuo, che ti apre quella famosa porta che consente alle tue aspirazioni di diventare realtà!
Ernesto Granese
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