ALCUNI CONSIGLI PRATICI PER MIGLIORARE IL VOSTRO INGLESE
A noi italiani animatori di Britalians e di Italians in Brighton, e residenti in Inghilterra da tanti anni viene spesso domandato quali sono i trucchi e i segreti per apprendere l’inglese senza sforzo e con facilità. Innanzitutto, è bene sgombrare il campo da un equivoco di fondo: imparare l'inglese – o qualsiasi altra lingua straniera - richiede sforzo e impegno. Chi afferma il contrario è in cattiva fede.
Noi italiani d’Inghilterra abbiamo acquisito un fiuto e una sensibilità particolari che ci derivano dalla nostra vita a costante contatto con la cultura britannica. Nessun manuale didattico, per quanto valido, può sostituirsi all'esperienza concreta, all’impegno e all’intelligenza individuale.
Ognuno di noi ha una storia personale e particolari predisposizioni. Ciò nondimeno, per tutti noi italiani d’Inghilterra apprendere l’inglese è stato non solo un affascinante viaggio dentro la grande cultura di questo paese, ma anche un viaggio dentro noi stessi.
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Imparare l'inglese richiede sforzo e impegno. Chi afferma il contrario è in cattiva fede.
Ovviamente, anche il gioco e la curiosità intellettuale sono ingredienti fondamentali per chi si accinge ad apprendere una lingua straniera.
Innanzitutto, è bene sgombrare il campo da alcuni equivoci di fondo e da alcune stravaganti teorie, prive di fondamento, proprie della mentalità anglosassone, importate anche in Italia.
Una delle più diffuse è forse quella che sottolinea un nesso essenziale tra la motivazione all’apprendimento linguistico e l’utilità pratica di quest’ultimo per affermarsi nel mondo del lavoro. Non si impara una lingua per assecondare un trend economico, o per facilitare l'avanzamento di carriera e dunque, in ultima analisi, nella prospettiva di assicurarsi lauti guadagni.
L’arricchimento di cui parliamo qui non è tanto di tipo pecuniario, ma culturale e spirituale: in definitiva, il desiderio di apprendere una lingua ha più a che vedere con la sete di sapere e di conoscenza che con altri fattori, pure importanti, ma secondari. Apprendere una lingua, comunicare usando con padronanza una lingua straniera apre orizzonti infiniti. Tutto il resto è secondario.
I dati economici del nostro paese ci indicano che anche i laureati italiani in lingue stentano ad inserirsi nel mondo del lavoro. Sempre di più è fondamentale abbinare alla conoscenza linguistica la competenza in un’altra disciplina, come ben sanno i nostri ricercatori universitari in giro per il mondo.
Ma se la scuola - come spesso accade - non riesce a trasmettere l'interesse e la passione per la cultura e la lingua di un paese niente e nessun altro potrà farlo per voi....
Non esiste una ricetta unica per il successo. Esistono tuttavia delle linee guida, dei principi didattici validi e condivisibili e già largamente diffusi.
Ecco qui un elenco sintetico, sia pure non esaustivo, dettato dal buon senso, e alcune linee guida estrapolate dall’esperienza quotidiana, più che dai manuali di didattica.
Per apprendere una lingua straniera, a nostro avviso, bisogna..
1. Coltivare una passione, specie se di alto profilo culturale...
2. Studiare la grammatica inglese
3. Iscriversi ad un buon corso di inglese: ce ne sono per tutte le tasche qui a Brighton, e fare amicizia con altri studenti, specie con quelli con i quali si hanno delle affinità intellettuali (like-minded)
4. Coltivare le amicizie, preferibilmente stimolanti da un punto di vista culturale
5. Leggere di tutto (libri e i giornali) e tenersi informati
6. Ascoltare TV e radio, evitando se possibile i programmi demenziali, specie quelli in stile americano, strapieni di sciocca pubblicità ..
7. Iscriversi ad un partito, movimento o associazione di volontariato inglese e battersi per una causa nobile
8. Coltivare una naturale curiosità rispetto a tutti i campi del sapere
9. Viaggiare ed esplorare la cultura, l'arte, la storia del paese che ci ospita, condividendone anche tradizioni, usi e costumi, ma senza pedissequamente e acriticamente sposarne vizi e difetti
10. Imparare bene un'altra lingua straniera (es il Francese o lo Spagnolo) nel RU: niente è più utile di ritrovarsi con altri “language learners” inglesi, in un ambiente stimolante. Imparare due lingue è come prendere due piccioni con una fava .....
11. Coltivare la passione per l'enigmistica e il gioco, specialmente per i giochi che comportano l'uso della lingua inglese (imparare giocando)
12. Tenere contatti via mail - o meglio ancora, via lettera - con un penfriend
13. Trovare un amico/amica inglese simpatico, disponibile, e intelligente, che ti aiuti un po' con la pronuncia, con cui fare belle passeggiate e gite domenicali, andare al cinema, al pub, ai concerti, alle dimostrazioni e agli incontri di partito, con cui conversare piacevolmente...
14. Coltivare lo studio della propria lingua madre, nel nostro caso l'Italiano, perché non è possibile imparare bene una lingua straniera senza conoscere bene la propria
Quale che sia la motivazione principale che ci spinge ad apprendere una lingua straniera, non bisognerebbe mai essere soggiogati dal mito dell'inglese come lingua universale destinata a prevalere su tutte le altre lingue, compresa la nostra. Rispetto e ammirazione per una bella lingua, un popolo nobile, la sua storia, la sua cultura, e le sue conquiste civili e democratiche, ma nessuna sudditanza culturale o ideologica rispetto alla corona e ai simboli vetusti del vecchio impero che ancora sopravvivono (la monarchia); e ancora meno rispetto all'imperialismo stelle e strisce d'oltreoceano.
Quelle che abbiamo elencato sopra, più che norme generali, sono consigli pratici, dettati più che altro dal buon senso.
Dopo tanti anni trascorsi in questo paese, noi italiani d’Inghilterra abbiamo sviluppato una naturale predilezione per il Regno Unito, la sua storia, il suo patrimonio artistico, oltre che per la sua lingua. Abbiamo acquisito una sensibilità particolare che ci deriva dalla nostra vita a costante contatto con la cultura britannica.
Nessun manuale didattico, per quanto valido può sostituirsi alla esperienza concreta e all’intelligenza individuale.
Ognuno ha una storia personale e particolari predisposizioni. Ciò nondimeno, per tutti noi italiani d’Inghilterra apprendere l’inglese è stato non solo un affascinante viaggio dentro la grande cultura di questo paese ma un viaggio dentro noi stessi.
E.G.
A noi italiani animatori di Britalians e di Italians in Brighton, e residenti in Inghilterra da tanti anni viene spesso domandato quali sono i trucchi e i segreti per apprendere l’inglese senza sforzo e con facilità. Innanzitutto, è bene sgombrare il campo da un equivoco di fondo: imparare l'inglese – o qualsiasi altra lingua straniera - richiede sforzo e impegno. Chi afferma il contrario è in cattiva fede.
Noi italiani d’Inghilterra abbiamo acquisito un fiuto e una sensibilità particolari che ci derivano dalla nostra vita a costante contatto con la cultura britannica. Nessun manuale didattico, per quanto valido, può sostituirsi all'esperienza concreta, all’impegno e all’intelligenza individuale.
Ognuno di noi ha una storia personale e particolari predisposizioni. Ciò nondimeno, per tutti noi italiani d’Inghilterra apprendere l’inglese è stato non solo un affascinante viaggio dentro la grande cultura di questo paese, ma anche un viaggio dentro noi stessi.
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Imparare l'inglese richiede sforzo e impegno. Chi afferma il contrario è in cattiva fede.
Ovviamente, anche il gioco e la curiosità intellettuale sono ingredienti fondamentali per chi si accinge ad apprendere una lingua straniera.
Innanzitutto, è bene sgombrare il campo da alcuni equivoci di fondo e da alcune stravaganti teorie, prive di fondamento, proprie della mentalità anglosassone, importate anche in Italia.
Una delle più diffuse è forse quella che sottolinea un nesso essenziale tra la motivazione all’apprendimento linguistico e l’utilità pratica di quest’ultimo per affermarsi nel mondo del lavoro. Non si impara una lingua per assecondare un trend economico, o per facilitare l'avanzamento di carriera e dunque, in ultima analisi, nella prospettiva di assicurarsi lauti guadagni.
L’arricchimento di cui parliamo qui non è tanto di tipo pecuniario, ma culturale e spirituale: in definitiva, il desiderio di apprendere una lingua ha più a che vedere con la sete di sapere e di conoscenza che con altri fattori, pure importanti, ma secondari. Apprendere una lingua, comunicare usando con padronanza una lingua straniera apre orizzonti infiniti. Tutto il resto è secondario.
I dati economici del nostro paese ci indicano che anche i laureati italiani in lingue stentano ad inserirsi nel mondo del lavoro. Sempre di più è fondamentale abbinare alla conoscenza linguistica la competenza in un’altra disciplina, come ben sanno i nostri ricercatori universitari in giro per il mondo.
Ma se la scuola - come spesso accade - non riesce a trasmettere l'interesse e la passione per la cultura e la lingua di un paese niente e nessun altro potrà farlo per voi....
Non esiste una ricetta unica per il successo. Esistono tuttavia delle linee guida, dei principi didattici validi e condivisibili e già largamente diffusi.
Ecco qui un elenco sintetico, sia pure non esaustivo, dettato dal buon senso, e alcune linee guida estrapolate dall’esperienza quotidiana, più che dai manuali di didattica.
Per apprendere una lingua straniera, a nostro avviso, bisogna..
1. Coltivare una passione, specie se di alto profilo culturale...
2. Studiare la grammatica inglese
3. Iscriversi ad un buon corso di inglese: ce ne sono per tutte le tasche qui a Brighton, e fare amicizia con altri studenti, specie con quelli con i quali si hanno delle affinità intellettuali (like-minded)
4. Coltivare le amicizie, preferibilmente stimolanti da un punto di vista culturale
5. Leggere di tutto (libri e i giornali) e tenersi informati
6. Ascoltare TV e radio, evitando se possibile i programmi demenziali, specie quelli in stile americano, strapieni di sciocca pubblicità ..
7. Iscriversi ad un partito, movimento o associazione di volontariato inglese e battersi per una causa nobile
8. Coltivare una naturale curiosità rispetto a tutti i campi del sapere
9. Viaggiare ed esplorare la cultura, l'arte, la storia del paese che ci ospita, condividendone anche tradizioni, usi e costumi, ma senza pedissequamente e acriticamente sposarne vizi e difetti
10. Imparare bene un'altra lingua straniera (es il Francese o lo Spagnolo) nel RU: niente è più utile di ritrovarsi con altri “language learners” inglesi, in un ambiente stimolante. Imparare due lingue è come prendere due piccioni con una fava .....
11. Coltivare la passione per l'enigmistica e il gioco, specialmente per i giochi che comportano l'uso della lingua inglese (imparare giocando)
12. Tenere contatti via mail - o meglio ancora, via lettera - con un penfriend
13. Trovare un amico/amica inglese simpatico, disponibile, e intelligente, che ti aiuti un po' con la pronuncia, con cui fare belle passeggiate e gite domenicali, andare al cinema, al pub, ai concerti, alle dimostrazioni e agli incontri di partito, con cui conversare piacevolmente...
14. Coltivare lo studio della propria lingua madre, nel nostro caso l'Italiano, perché non è possibile imparare bene una lingua straniera senza conoscere bene la propria
Quale che sia la motivazione principale che ci spinge ad apprendere una lingua straniera, non bisognerebbe mai essere soggiogati dal mito dell'inglese come lingua universale destinata a prevalere su tutte le altre lingue, compresa la nostra. Rispetto e ammirazione per una bella lingua, un popolo nobile, la sua storia, la sua cultura, e le sue conquiste civili e democratiche, ma nessuna sudditanza culturale o ideologica rispetto alla corona e ai simboli vetusti del vecchio impero che ancora sopravvivono (la monarchia); e ancora meno rispetto all'imperialismo stelle e strisce d'oltreoceano.
Quelle che abbiamo elencato sopra, più che norme generali, sono consigli pratici, dettati più che altro dal buon senso.
Dopo tanti anni trascorsi in questo paese, noi italiani d’Inghilterra abbiamo sviluppato una naturale predilezione per il Regno Unito, la sua storia, il suo patrimonio artistico, oltre che per la sua lingua. Abbiamo acquisito una sensibilità particolare che ci deriva dalla nostra vita a costante contatto con la cultura britannica.
Nessun manuale didattico, per quanto valido può sostituirsi alla esperienza concreta e all’intelligenza individuale.
Ognuno ha una storia personale e particolari predisposizioni. Ciò nondimeno, per tutti noi italiani d’Inghilterra apprendere l’inglese è stato non solo un affascinante viaggio dentro la grande cultura di questo paese ma un viaggio dentro noi stessi.
E.G.