TRUFFE A BRIGHTON E NEL REGNO UNITO
UN LADRUNCOLO ITALIANO SI AGGIRA PER BRIGHTON -
SCUM OF ITALY: ATTENTI A QUEL VERME!
Sempre in tema di truffe, vorrei segnalare agli italiani di Brighton e nel Regno Unito la presenza qui nella nostra zona di un essere spregevole che a volte si fa chiamare Mario, ma che spesso usa false generalità.
Dice di essere italiano… ma, come è noto, i vermi della sua specie non hanno nazionalità... e andrebbero schiacciati senza pietà…Il nostro amico Marco Pierabella è stato derubato di circa 300 sterline a causa di un macchinoso stratagemma messo in atto da questo rivoltante individuo che si aggira per Brighton. (vedi foto/IDENTIKIT sopra).
Finge di essere proprietario di una appartamento; si procura le chiavi grazie ad un amico compiacente; mette un annuncio su GumTree (occhio a Gumtree: è pieno di personaggi poco raccomandabili!) sotto falso nome; adesca il malcapitato, incauto italiano di turno che non ha grosse possibilità economiche e che non può permettersi di pagare le spese esorbitanti di un’agenzia immobiliare; gli prospetta un affitto vantaggioso; gli mette opportunamente fretta (tipo: mandami subito i soldi, se no l’appartamento lo dò a qualcun’altro); ovviamente, dà generalità false e non offre alcuna garanzia; predilige Western Union perché è più comodo e discreto per lui; ti dà un indirizzo email falso; un numero di telefono inesistente o “usa e getta”.
In genere, il raggiro è ancora più odioso perché avviene spesso a danno di italiani inermi: studenti lavoratori di umili origini, che usano i risparmi di mesi per venire Inghilterra a studiare e lavorare: vergognoso, perché si approfitta di reali situazioni di bisogno di molti dei nostri connazionali costretti ad emigrare in cerca di migliori prospettive di vita.
Comunque il nostro ladrone, che adesso ha fatto perdere le sue tracce, deve sapere che: la polizia qui in Inghilterra prende molto sul serio il reato di truffa, in questo caso aggravata perché il bastardo in questione ha usato un documento falso; deve inoltre sapere che una foto è stata scattata nell’agenzia di Western Union a Brighton e che presto metteremo a disposizione degli italiani di Brighton e d’Inghilterra sulle pagine di Facebook a beneficio di tutti i gruppi e le associazioni di italiani presenti sul territorio (ecco un uso democratico di Facebook utile alla comunità: denunciare la truffa e il malaffare).
E’ già scattata una denuncia a piede libero per il lestofante, che di fatto ha già confessato il furto (abbiamo registrato le sue telefonate), prendendosi anche gioco di noi.
Il suo nome e la sua foto saranno segnalati al Consolato italiano; a Fraud Action; al Gum Tree Fraud Investigation Team; a Paypal (per evitare che qualche altro incauto italiano incappi nelle sue trappole); alla questura di Bologna (dove il verme dice di essere originario… Ma che gente vive oggi nella civile Bologna!
Naturalmente, in seguito alla nostra denuncia, la sua foto sarà segnalata alla polizia di confine: avrà effetti negativi sulla sua eventuale richiesta di accesso al credito (non potrà chiedere prestiti bancari tanto facilmente); potrà essere fermato alla frontiera e agli aeroporti ed essere interrogato; non potrà più utilizzare Western Union e Paypal, anche sotto falso nome.
Una volta individuato il suo vero nome, il nostro sudicio verme (senza offesa per i vermi!) gli sarà difficile anche solo cercare lavoro. Non solo: tutti gli italiani d’Inghilterra verranno a conoscenza del suo caso e si guarderanno bene dall’avere rapporti di alcun genere con lui.
In attesa del permesso della polizia di diffondere la sua foto, ecco una sua descrizione: altezza (o dovremmo dire bassezza?) 1.75, accento bolognese, ma origini pugliesi, capelli castani corti, abbigliamento casual. Tra i vari nomi che utilizza vi è anche questo: Marco Pieroni, come risulta dalla cedola di pagamento della Western Union.
La polizia ha aperto un fascicolo sul suo conto ed è già sulle sue tracce. Il suo n. di tel (ma potrebbe usare un numero fasullo ogni volta che gli serve ) è 07770261732. Inoltre ha anche usato questo numero: 07776005418. Il suo ultimo domicilio conosciuto è 6, York Av., Hove. Pare abbia anche abitato fuori Brighton, a Lancing per l’esattezza.
Questa storia un po’ triste di italiani che raggirano altri italiani avrà comunque un lieto fine: noi italiani dell’Associazione Italiani del Sussex abbiamo aiutato Marco e la sua compagna a trovare un alloggio a poco prezzo per le prime due settimane del suo soggiorno (a questo proposito, un caloroso grazie al nostro amico Francesco che si è offerto di ospitarlo) permettendogli così di recuperare almeno in parte il denaro perso nella truffa.
Non solo: invito tutti gli italiani ad essere più vigili e a diffidare di chi si spaccia per "Landlord" o amministratore di appartamenti inesistenti, e vi chiede di inviare denaro tramite Western Union (diffidate di questa forma di pagamento!), mettendovi fretta e minacciandovi di affittare l'appartamento ad altri se non versate il denaro subito.
Infine, invito i connazionali di buon cuore nella nostra regione, che sono indubbiamente la maggioranza, ad aiutare gli italiani come Marco, che sono vittime di raggiri, spesso ad opera di altri italiani, attraverso la segnalazione di affittacamere per bene e l'invio di dati e informazioni utili a rendere il compito di ricercare casa e lavoro nella nostra città meno gravoso e rischioso. Grazie di cuore!
Diamo un esempio di compattezza, di civiltà e di concreta solidarietà italiana! In attesa che il lestofante venga arrestato, desidero comunque mettere in guardia tutti gli italiani residenti nella nostra regione e quelli in Italia che desiderano venire in Inghilterra, da personaggi del genere.
Di italiani bastardi ce ne sono pochi nella comunità italiana: questo è sicuramente uno di loro. Se lo vedete, segnalatelo a noi o alla polizia (a Claire Laughton, clairelaughton@sussex.pnn.police.uk - case n. 680, 27 Giugno 2011)… oppure schiacciatelo: è solo un verme! Farete un bel gesto di civiltà. Io e Marco ve ne saremo grati.
COME RICONOSCERE UNA TRUFFA:
Su alcuni giornali di annunci italiani circolano offerte di lavoro TRUFFALDINE per posti di lavoro fasulli qui a Brighton.
Come si riconoscono? Di solito nell'annuncio manca: 1. Un recapito telefonico 2. Un sito internet su cui si possono verificare le informazioni 3. Il nome del titolare dell'agenzia. Inoltre chiedono cifre esorbitanti e gli annunci sono scritti in un italiano approssimativo ! NON FIDATEVI!
Se avete qualche sospetto rivolgetevi a noi; oppure chiedete agli italiani di Brighton sulla nostra pagina di Facebook. Conosciamo bene la nostra città e il Paese in cui viviamo: siamo un po' più "scafati" e fiutiamo l'imbroglio a distanza di miglia!
Ecco l'identikit del malfattore...